Page 131 - Milano Periferia
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cessivi, avrebbe poi operato
una perbenistica ellissi facen-
do scomparire la compromet-
tente "elle". Comunque sia, il
doppio senso di "busecconi"
ricompare spesso e volentieri:
massime nelle osterie, barbera
adiuvante.

Nel dopoguerra, fatta la Re-
pubblica, il comune si é sfor-
zato di eliminare talune zone
periferiche divenute covi di
malavita. Ha raso al suolo le
baracche dell’Ortica e le casu-

pole del Villaggio Svizzero ol-

tre Baggio. Gli abitanti furono
trasferiti nelle nuove case del-
la Comasina a fianco di Niguar-
da, oppure al di là del ponte di
Affori o a Morsenchio verso Li-
nate. Anche la zona tristemen-
te famosa con il nome di Por-
to di Mare venne svuotata. In
quelle baracche, intorno al
grande stagno sulla strada di
Chiaravalle, costruite di mace-
rie e dipinte di rosa e di blu, vi-
veva gente dedita alle peggiori
cose. A Porta Ticinese fu spaz-
zata via la Baia del Re.
Da Porta Romana sloggiarono
i barboni del dormitorio di via
Colletta. Al posto del malanda-
to ospizio venne costruito un
hotel, il Mediterraneo. Grossa
parte degli emarginati finirono
in una palazzina di via Ortles
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