Page 44 - Milano Periferia
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Ogni anno in Italia nascono 600 riferia le colate di cemento e
mila bambini. Una nuova città con esse le speculazioni.
delle dimensioni di Bologna. l
piani urbanistici degli ultimi Negli anni del Sant’Ambrogio
trent’anni, deformati dall’illu- nascevano anche il Gratoso-
sione di un’accettata acquie- glio Nord (23 edifici per 1705
scenza delle classi povere a alloggi), il Rozzano (66 edifici
quelle ricche e dalla convinzio- per 3684 alloggi), il Gratosoglio
ne liberista di un progresso Sud (27 edifici per 1869 allog-
economico irreversibile, sono gi), il Gallaratese Sud (34 edi-
saltati sotto l’esplosione de- fici per 2230 alloggi), il quartie-
mografica e la rabbia senza re degli Olmi a Baggio (36 edi-
denaro dell’immigrazione. fici per 2122 alloggi).
La retorica monumentale del Ma la fame di case insiste. Per
periodo fascista, costringendo quanto pronte le abitazioni, ca-
verso la periferia con la forza pita talora che si tergiversi nel-
delle ruspe gli abitanti delle la consegna degli appartamen-
vecchie case del centro storico ti agli assegnatari. Gli episodi
(ad esempio del Verziere o di di occupazione abusiva si mol-
piazza Missori) ha innescato il tiplicano. Non senza sanguino-
malessere dell’affannosa ricer- si disordini, come quelli che
ca di un alloggio. Malessere in- scoppiarono al Gallaratese nel
quietante che dura tutt’oggi in- settembre 1970. Da allora la
gigantendosi. polizia interviene in assetto di
guerra, lacrimogeni alla mano.
L’Istituto autonomo per le case
popolari, creato nel 1903 con
la legge Luzzati, soggiogato
prima ai voleri mussoliniani, le-
gato poi agli interessi della de-
mocrazia cristiana cittadina, ha
sempre mostrato i limiti della
distorta gestione. Le richieste
di appartamenti si accumula-
vano inevase negli uffici dei
burocrati dell’istituto. Nel 1938
erano quasi 62 mila. Nel dopo-
guerra si triplicarono per il ri-
chiamo industriale del boom
milanese. Cominciarono in pe-
